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Come spiega Dawkins nel libro "Il gene egoista" del 1976, le idee sono virus (memi) in grado di replicarsi e evolvere nel cervello delle persone.

La vita degli uomini dipende sempre pi� dalla struttura sociale anzich� dall'ambiente naturale che li circonda. E' la struttura sociale (i supermercati, etc.), anzich� gli alberi, a fornire il cibo. La cultura che sovrintende e organizza la struttura sociale � divenuto un fattore necessario all'interno dei tipi di relazioni mutualistiche necessarie al corpo umano per sopravvivere. La cultura � un organismo biologico in competizione/cooperazione con gli altri organismi. Il confine tra la fine di un organismo e l'inizio di un altro � inesistente o convenzionale ai sensi percettivi di ogni singolo organismo. Il corpo umano definisce i suoi limiti in base alle sue capacit� sensoriali. Se si definisce la mente come un organo sensoriale allora anche il concetto di corpo pu� espandersi fino ai confini spazio/temporali della cultura. Il progresso si muove nella direzione del superamento della necessit� per il corpo dei limiti imposti dal mondo 'naturale'. La scoperta del fuoco ha eliminato la dipendenza dal ciclo giorno-notte per poter vedere e riscaldarsi. L'agricoltura e le conseguenti scorte alimentari hanno eliminato la dipendenza dell'alimentazione dalle stagioni. L'urbanizzazione ha eliminato la necessit� dello spostamento nello spazio. Le simulazioni audiovisive e le telecomunicazioni hanno eliminato la necessit� della presenza materiale nello spazio per percepire un evento. L'evoluzione della cultura scientifica e sociale sembra muoversi nella direzione di un'autonomia della mente dai limiti materiali che il corpo incontra nel mondo naturale. La cultura, il linguaggio, le forme mediali hanno pi� possibilit� di realizzare un progetto che non la forza bruta. Le relazioni e le reti rizomatiche messe in opera dalle prassi culturali, fanno emergere 'meccanismi virtuali' grazie ai quali pochi individui in gruppo realizzano quello che non sarebbe riuscito a molti individui non correlati attraverso la cultura (� interessante in questo senso ci� che sono riusciti a fare alcune migliaia di scienziati che collegati in rete sono riusciti a decrittare in tempi ristretti un algoritmo di codifica che sembrava inespugnabile se non in tempi lunghissimi, vedi Enciclopedia Britannica del 1996). La mente umana diviene un nuovo potente organo sensoriale. Un organo cooperativo, in grado di svilupparsi acquisendo informazioni da altre menti. La mente umana non � il cervello, ma � il corpo umano in relazione con un insieme di pensieri collettivi (memi) che evolvono all'interno delle architetture individuali. L'arte � un prodotto della cultura e con essa evolve. Se l'arte del passato si risolveva in oggetti materiali che fungevano da 'media' culturali, l'arte del presente si avvale di ogni sviluppo della cultura e le sue opere diventano sistemi di relazioni collettive in coevoluzione. L'opera nel presente � determinata dalle connessioni e dalla loro qualit� mutualista. Quello che nel passato si risolveva attraverso un supporto materiale nel presente si risolve nella qualit� della trama, nella sua flessibilit� e capacit� di evolvere. La sopravvivenza di un'opera non � data dalla resistenza di un materiale, ma dalla sua capacit� di mantenersi stabile in uno stato di criticit� auto-organizzata.

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